LA
RASSEGNA LITHOS
La piazza che ha udito le urla dei devoti a San Paolo ospiterà
a Palazzolo Acreide
la prima tappa della rassegna Lithos giunta alla quarta edizione.
Lo stesso luogo dove accorsero qualche mese orsono, come ogni
anno, centinaia di nuri, giovani, vecchi, bambini in fasce,
richiamate da un antico rito di devozione e di tradizione, nello
stesso luogo colmeremo il silenzio di voci e di suoni antichi
e nuovi; di musiche legate alla storia dell’uomo ed ai
suoi ritmi vitali; di canti che parlano la lingua delle stagioni,
la lingua stanca dei vecchi che risuona già di futuro.
La voce di Rita Botto
ci condurrà nelle stanze abitate da secoli dai canti
siciliani; accenderà nuove luci su di essi e ci svelerà
nuove forme possibili, altri chiaro-scuri della memoria. Il
Parto delle Nuvole Pesanti seguirà, donandoci
un concerto speciale, unico, acustico che parla la voce del
legno, della pelle, delle corde.
E avanti! salendo su per stradine che tagliano gole di pietra,
che si tuffano e riemergono da Pantalica e si profumano di capperi
e di finocchio di timpa. Si arriva come per incanto a Ferla;
la seconda tappa della musica. I Flam&Co,
abili giocolieri di strumentazioni mediterranee, libereranno
le corde delle loro chitarre e le pelli dei loro tamburi a danzare
sorretti solo da un esile tappeto d’aria che ha le sembianze
di un flauto dolce.
Le vie e le piazze dei paesini Iblei sono discrete, eleganti,
hanno buona memoria; da quelle parti non si eccede mai, soprattutto
in volgarità.
Il paesino di Buscemi
intreccia le proprie strade con itinerari museali che rimandano
ai lavori contadini; stanze di massari, botteghe di firrari
e scarpari, palmenti e trappita. La via principale si gonfia
nella comoda piazza Roma; luogo ideale per incontrare gente,
per ospitare musiche che provengono dal Veneto, dall’Emilia,
dalla Puglia; il trio
d’organetti Ciuma, Salvi, Tombesi ci farà
ballare al ritmo di saltarelli, manfrine e tarantelle. Il gruppo
Discanto siculo
ci riporterà per mare e monti nella nostra Isola con
i canti e gli strumenti tipici dei nebrodi.
Si chiude a Sortino,
patria di apicultori iblei e di famiglie di pupari. Le sue chiese
e i suoi panorami rivestiranno amabilmente la nostra festa del
saluto. Trio d’organetti e Flam&Co, scoppiettanti
maestri cerimonieri per il nostro doveroso a-rivederci; perché
un anno passa in fretta e nel sud-est d’Europa, quando
si parla di musiche di radice popolare, e di itinerari e luoghi
della memoria, si parla inevitabilmente di LITHOS. |