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Palazzolo
Città nuova, nata dall'antica Akrai (fondata nel 664
a.C.), Palazzolo occupa... |
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Buscemi
La citta' di Buscemi comprende circa 1.300 abitanti e
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Ferla
Ferla si sviluppa a 556 metri sul
livello del mare e rientra nella prov. di Siracusa... |
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Sortino
Sortino si trova in provincia di Siracusa, a circa 430 metri
sul livello del... |
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SORTINO |
www.comune.sortino.sr.it
Sortino
si trova in provincia di Siracusa, a circa 430 metri sul livello del
mare. La citta' conta circa 9.200 abitanti.
Il suo bagaglio storico e' collegato, come altre localita' vicine,
al sito di Pantalica presente nella stessa zona. Gia' a partire dal
XIV secolo si hanno sue notizie: in questa fase storica la citta'
era feudo dei Moncada e successivamente degli Eredia; la baronia fu
poi acquistata dai nobili Gaetani. Il borgo medievale raggiunse ben
presto notevoli dimensioni ed una discreta popolazione, ma fu notevolmente
danneggiata dal terremoto del 1693, evento tragico che costrinse i
superstiti a ricostruire la citta' nei pressi della collina denominata
Cugno di Rizzo. Attualmente, Sortino si presenta con tessuto viario
ortogonale basato su due assi viari principali che vanno ad intersecarsi
nella ottagonale Piazza dei Quattro Canti. La maglia viaria presenta
anche delle chiare reminescenze islamiche.
Una visita guidata della citta' deve iniziare dal monumento sacro
cittadino principale, cioe' la settecentesca Chiesa Madre intitolata
a San Giovanni Evangelista. Essa si presenta al pubblico con la sua
facciata barocca suddivisa in tre ordini ed una struttura interna
con una pianta a croce latina ed una suddivisione in tre navate. Al
suo interno e' possibile ammirare varie opere d'arte a tema sacro,
a partire dagli affreschi che decorano la volta ed il catino dell'abside,
realizzati da Giuseppe Crestadoro, le tele raffiguranti "San
Giovanni Evangelista" e "La Vergine e San Gaetano"
- anch'esse realizzate dall'artista appena citato -, la tela raffigurante
la Deposizione realizzata dall'artista palermitano Vito D'Anna, il
fonte battesimale ed il settecentesco organo.
La settecentesca Chiesa intitolata a S. Antonio Abate va ricordata
per i suoi tre portali d'ingresso, per la semplicita' della sua struttura
interna che prevede una sola navata ed una volta affrescata da Giuseppe
Crestadoro, nonche' per alcune opere come la tela raffigurante "La
Glorificazione di S. Antonio".
Fonte: testo Sicilyweb
- foto Gianbattista
Scivoletto |