Warning: include(D:\Inetpub\webs\rassegnalithosit\2002\inc\counter.php) [function.include]: failed to open stream: No such file or directory in D:\Inetpub\webs\rassegnalithosit\2002\inc\menu.php on line 219
Warning: include() [function.include]: Failed opening 'D:\Inetpub\webs\rassegnalithosit\2002\inc\counter.php' for inclusion (include_path='.;C:\PHPVersions\PHP52\includes') in D:\Inetpub\webs\rassegnalithosit\2002\inc\menu.php on line 219
Il
territorio di Palazzolo risulta abitato sin dalle ere
più antiche; le fonti preistoriche testimoniano
la presenza delluomo e ne documentano il difficile
cammino attraverso le varie fasi del paleolitico, del
neolitico, delletà del bronzo e del ferro,
fino allarrivo dei Greci. Nel X-XI sec. a.C. il
vasto altopiano doveva essere popolato dai Siculi stanziati
in sparsi piccoli villaggi le cui necropoli scavate in
costoni rocciosi caratterizzano tuttora diverse contrade
di Palazzolo.In questo territorio, allora ricco di boschi,
sorgive e corsi di acqua, i corinzi siracusani, su un
colle accuratamente scelto per le sue pareti inespugnabili,
fondarono nel 664-663 a.C. la loro prima colonia: Akrai.La
fondazione di Akrai, avvenuta settantanni dopo quella
di Siracusa, come attesta Tucidide, segnava una importante
fase di espansione territoriale dei siracusani che intraprendevano
la conquista del ricco entroterra scacciandone gli indigeni
verso linterno. Questa nuova città-fortezza
assicurava il controllo politico-militare sui Siculi dellaltopiano
ibleo.Nello stesso tempo, grazie alla strategica posizione
geografica difendeva, assieme a Kasmenai, e poi anche
a Kamarina, i confini meridionali del vasto territorio
siracusano; così come era in grado di vigilare
sulle vie di comunicazione che conducevano verso linterno.
Tutte queste qualità di carattere strategico-politico-militare
favorirono la crescita e la prosperità di Akrai
che si affermava anche come luogo di scambi commerciali
e come centro di ellenizzazione delle genti sicule anche
nei secoli successivi.A metà del VII sec. a.C.
risalgono le sepolture della necropoli di Pinita-Torre
Iudica: la progressiva estensione di queste necropoli
nel VI e V sec. a.C., e la nuova necropoli di Colle Orbo,
con sepolture dei secoli successivi, danno la misura della
continuità dello sviluppo di questa piccola, florida,
polis greca.