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È
il più piccolo paese della provincia di Siracusa,
sorge su di una collina del Piano di Santo Stefano, ad
una altezza di 5.72 sul l.m. A ridosso delle ultime propagini
dei Monti Iblei, Cassaro guarda la placida valle dell'
Anapo, la sua origine è antichissima come testimonia
la presenza di un villaggio preistorico abitato dai Siculi,
proprio nelle vicinanze dell'odierno insediamento urbano.
La composizione urbana non è conchiusa, sia ad
ovest che a sud sembra infatti aperta ad ulteriori sviluppi.
Tale smagliatura deriva certamente da una previsione di
espansione pensata agli inizi del settecento, quando il
centro fu ricostruito a seguito dei danni provocati dal
terremoto del 1693.Il piano d'espansione non ebbe mai
luogo perché il centro urbano nell'arco della stagione
ottocentesca non superò il confine settecentesco.
Il sito del centro urbano non fu scelto a caso, sembra
infatti che sia stato studiato per tre ragioni ben precise:
1) Lo sfruttamento agricolo dell'esteso pianoro che va
dal Cozzo Bianco al Cugno Miro; 2) Per l'esercizio della
pesca nelle acque dell'Anapo;
3) Per lo sfruttamento boschivo del feudo Giambra e del
bosco Rotondo.Il nome della città deriva dall'arabo
" kars " che vuol dire castello e le rovine
di un castello di epoca araba sono ancora visibili, perché
i due terremoti del 1542 e del 1693 non hanno cancellato
totalmente l'opera. Nel 1085 fu sotto i normanni e poi
fu dominata da diversi baroni in epoca feudale:Giovanni
di Cassaro (1330) e il principe Don Cesare Gaetani (1602).
Agli inizi del 1500, fu costruita la Chiesa di San Giuseppe
e la concessione dei cosiddetti " usi civili ",
nel 1598, richiamò a Cassaro molte persone attratte
dai benefici baronali. Il feudo di Cassaro (Giambra) passò
successivamente ai Borghese e a Salvatore Bordonali Papale,
per finire ai Musso; e il 27 Ottobre del 1903, la cittadina
divenne Comune autonomo.