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Mercoledì, 30 ottobre 2024  
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> I luoghi della memoria > Cassaro
È il più piccolo paese della provincia di Siracusa, sorge su di una collina del Piano di Santo Stefano, ad una altezza di 5.72 sul l.m. A ridosso delle ultime propagini dei Monti Iblei, Cassaro guarda la placida valle dell' Anapo, la sua origine è antichissima come testimonia la presenza di un villaggio preistorico abitato dai Siculi, proprio nelle vicinanze dell'odierno insediamento urbano. La composizione urbana non è conchiusa, sia ad ovest che a sud sembra infatti aperta ad ulteriori sviluppi. Tale smagliatura deriva certamente da una previsione di espansione pensata agli inizi del settecento, quando il centro fu ricostruito a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1693.Il piano d'espansione non ebbe mai luogo perché il centro urbano nell'arco della stagione ottocentesca non superò il confine settecentesco. Il sito del centro urbano non fu scelto a caso, sembra infatti che sia stato studiato per tre ragioni ben precise:
1) Lo sfruttamento agricolo dell'esteso pianoro che va dal Cozzo Bianco al Cugno Miro; 2) Per l'esercizio della pesca nelle acque dell'Anapo;
3) Per lo sfruttamento boschivo del feudo Giambra e del bosco Rotondo.Il nome della città deriva dall'arabo " kars " che vuol dire castello e le rovine di un castello di epoca araba sono ancora visibili, perché i due terremoti del 1542 e del 1693 non hanno cancellato totalmente l'opera. Nel 1085 fu sotto i normanni e poi fu dominata da diversi baroni in epoca feudale:Giovanni di Cassaro (1330) e il principe Don Cesare Gaetani (1602). Agli inizi del 1500, fu costruita la Chiesa di San Giuseppe e la concessione dei cosiddetti " usi civili ", nel 1598, richiamò a Cassaro molte persone attratte dai benefici baronali. Il feudo di Cassaro (Giambra) passò successivamente ai Borghese e a Salvatore Bordonali Papale, per finire ai Musso; e il 27 Ottobre del 1903, la cittadina divenne Comune autonomo.

Fonte: www.comune.cassaro.sr.it